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La Scuola in trasferta: Progetto Legalità a Palermo

Visita a Palermo del progetto legalità: gli studenti esplorano luoghi simbolo dell'antimafia, incontrano testimoni e riflettono sull'importanza della giustizia.

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da Rgic832004-psc

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Giovedì 30 e venerdì 31 maggio, una delegazione della nostra scuola ha partecipato a un significativo viaggio a Palermo nell’ambito del Progetto Legalità. Il gruppo, composto da studenti, il Dirigente scolastico, la nostra referente per la legalità e il sig. Ciriacono, rappresentante dell’Ente comunale acatese, ha avuto l’opportunità di immergersi nella storia della lotta alla mafia, attraverso visite guidate e incontri con testimoni di eccezione.

Visita al Palazzo di Giustizia, al Bunkerino e alla stanza di Borsellino

La prima tappa è stata il Palazzo di Giustizia, dove gli studenti, accompagnati da personale interno, hanno esplorato il bunkerino, l’ala dove lavoravano i giudici del pool antimafia dopo l’assassinio del giudice Rocco Chinnici.

Questa visita ha permesso agli studenti di comprendere da vicino le condizioni in cui operavano i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta contro la mafia.

La visita al bunkerino è stata guidata da Paolo Panebianco, membro della Fondazione Borsellino e profondo conoscitore del pool antimafia fin dalle sue origini. Gli studenti hanno toccato con mano gli ambienti di lavoro di Falcone e Borsellino, osservando le strumentazioni utilizzate per digitalizzare migliaia di pagine di documenti, verbali e relazioni. Un momento particolarmente toccante è stato l’ingresso nella stanza di Paolo Borsellino, dove si respirava un’atmosfera carica di storia e impegno civile.

Il Giardino della Memoria a Capaci e la visita a via D’Amelio

Successivamente, il gruppo si è spostato al Giardino della Memoria a Capaci, accompagnato da Peppino Santamaria, ex componente della scorta di Falcone. Santamaria ha condiviso con i ragazzi il suo vissuto, raccontando come è stato chiamato a far parte del gruppo scorta e le esperienze vissute al fianco dei magistrati antimafia. Alla fine della testimonianza, gli studenti hanno ricevuto un attestato di partecipazione, un ricordo tangibile di questa esperienza significativa.

La visita è proseguita in via D’Amelio, luogo dell’attentato in cui perse la vita Paolo Borsellino. Peppino Santamaria ha descritto dettagliatamente quanto accaduto quella tragica mattina del 19 luglio 1992, mostrando la posizione delle auto e lo stato dei luoghi subito dopo l’esplosione. Il gruppo ha sostato presso l’albero di ulivo piantato dove era la macchina imbottita di esplosivo, simbolo di rinascita e speranza.

Quartiere della Kalsa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel quartiere della Kalsa, Federica Rosi, rappresentante di Libera, ha condotto il gruppo attraverso i luoghi di nascita dei due magistrati e alla casa di Paolo Borsellino, la farmacia del padre trasformata in un centro di aiuto per i più deboli. Qui, i ragazzi hanno incontrato Roberta Gatani, nipote di Borsellino, che ha condiviso ricordi personali dello zio e il suo impegno per la legalità.

Portella della Ginestra

La visita si è conclusa a Portella della Ginestra, luogo della strage di contadini avvenuta nel 1947 per mano di banditi. Federica Rosi ha spiegato agli studenti l’importanza storica di questo luogo, simbolo della lotta per i diritti dei lavoratori.

Il viaggio a Palermo ha rappresentato un’esperienza formativa unica per gli studenti, offrendo loro una comprensione diretta e profonda della lotta alla mafia e dell’importanza della legalità. Un ringraziamento speciale va al Dirigente scolastico, prof. Salvatore Panagia, alla nostra referente per la legalità, ins. Immacolata Licitra, e, per il Comune di Acate, al sig. Ciriacono, a loro tutti, per aver reso possibile questa iniziativa, che sicuramente lascerà un segno indelebile nei nostri giovani.